12oz debutta con la sua nuova immagine nel locale all’ombra della Mole Antonelliana
Street coffee for people on the move è il nuovo payoff del retail format che si ispira ai grandi trend internazionali del beverage, nato da un’idea italiana. Tra le novità, anche un progetto di street art
Apre a Torino all’ombra dell’edificio simbolo del capoluogo piemontese, la Mole Antonelliana, il terzo punto vendita 12oz della città subalpina.
Non è un opening qualsiasi, perché è proprio da qui che il brand che si ispira ai grandi trend internazionali del beverage, nato nel 2015 dall’idea dell’imprenditore italiano David Nathaniel, si presenta al pubblico con una nuova immagine, risultato di un’importante operazione di restyling affidata all’Agenzia creativa GEM (Nico Marchesi e Lavinia Garulli).
La novità più dirompente è il nuovo utilizzo del brand come logo-luogo, che interpreta il valore più caratterizzante della marca di bevande caffeine-based. “Le nostre bevande – spiega Roberta Piga, Marketing Manager di 12oz – sono concepite in versione “to go”. Il movimento è un asset fondamentale del nostro brand. 12oz non è un bar tradizionale, non è la classica caffetteria, non è il ‘’terzo luogo’’, è un nuovo concept consumer centric. Grazie al servizio di tutti i nostri prodotti in modalità “to go”, 12oz riesce ad accompagnare il cliente in tutti i momenti della sua giornata e gli dà la possibilità di scegliere dove e come consumarli: all’interno dello store per ricaricare le batterie o lungo la strada verso il lavoro o l’università, ma anche nei suoi spostamenti in città. È un luogo portatile, come le nostre iconiche cup.”
“Abbiamo pensato a un logo/luogo – spiegano dall’agenzia creativa Gem – che rappresenta uno spazio non statico in cui le persone possono interagire con il marchio, muoversi con esso, viverlo. Ecco perché nel locale appena aperto a Torino, le pareti mostrano alcune delle declinazioni possibili: il logo è un palloncino, oppure la parete da cui salta un giovane traceur, o ancora la palla del cestista, la nuvola su cui siedono due giovani innamorati…”
Allo stesso modo, 12oz (12 once, ovvero 0,35 litri) da unità di misura inglese della grande paper cup diventa il parametro che serve alle persone per misurare l’energia, il tempo, la ricarica, la vitalità…e molti altri aspetti della vita quotidiana.
“Street coffee for people on the move” è il claim che si legge sopra l’ingresso del nuovo locale appena aperto a Torino, lo slogan che riassume il posizionamento del brand.
A pochi passi dalle sedi dell’Università torinese, Palazzo Nuovo e Campus Einaudi, 12oz punta a coinvolgere l’ampio pubblico di giovani studenti che frequentano il quartiere, ma anche i turisti italiani e internazionali che visitano il centro della città e, in particolare, il Museo Nazionale del Cinema ospitato all’interno della Mole Antonelliana, distinguendosi nel panorama variegato dell’offerta food locale con la sua formula specifica di “street coffee”, accompagnati da una selezione di donut e altri dolci di stampo cosmopolita. Una formula che piace alle giovani generazioni, specialmente GenZ, che, grazie a una vita in costante connessione con il resto del mondo, sono aperti e curiosi verso le nuove tendenze.
Tutte le nuove aperture successive a Torino (l’ambizioso obiettivo è di raggiungere quota 700 entro il 2027) utilizzeranno questa nuova immagine e l’operazione restyling interesserà presto anche i locali già esistenti.
Da Torino parte anche il progetto “12oz di street art”: ogni nuovo locale avrà una parete che ospiterà l’opera permanente di uno street artist locale, una forma di espressione particolarmente vicina al 12ozer ideale – Millennials e GenZ – e tipica dell’ambiente urbano. Il nuovo locale di Torino Mole Antonelliana ospita l’opera firmata da un artista del collettivo torinese Monkeys Evolution. Il file rouge delle opere sarà la reinterpretazione da parte di ciascun artista di 12oz e del suo posizionamento: movimento, caffeina, energia e nuove modalità di consumo che caratterizzano il brand. L’artwork di Torino si sviluppa attraverso una serie di scenari corrispondenti a questi concetti, contestualizzati nell’ambiente urbano.